mercoledì 9 marzo 2011


VACANZE ITALIANE.
E' da circa un anno e mezzo che non ritorno in Italia (non che mi manchi) e, visto che son anche sei anni che non ho piu' contatti fisici con la neve decido che e' arrivata l'ora di fare un viaggettino; rientro quasi esclusivamente per godermi una buona settimana bianca in Trentino. Parto con il mio amico d'infanzia Giorgio per Moena, patria del fondo; arriviamo e sciamo il primo giorno sotto un'abbondante nevicata. Che bella percezione abituato al caldo dei tropici, sentire il freddo pungente e la neve gelata che ti buca la pelle del viso, il profumo della legna bruciata dai camini, respirando i polmoni che si riempiono d'aria pura, fredda, freddissima. Mi ero quasi scordato di tutte queste particolari sensazioni che la montagna in inverno ti offre, poco male ora son qua e me la gusto!!!
Un'altra cosa a cui tenevo tantissimo e' stata la cena-raduno con i vecchi compagni di scuola e collegio, ritrovarci dopo 35 anni e' stata un'emozione non da poco; ci siamo lasciati pressoche' adolescenti ed ora, ben oltre al giro di boa qualcuno di noi ha forme "abbondanti" altri hanno capelli grigi o addirittura senza ma, comunque lo scopo era quello di passare in allegria una serata e cosi' e' stato. Per il resto, visto che il tempo non e' mai stato dei migliori, dunque via libera a pranzi e cene con amici, parenti, etc etc cosi' le tre settimane di vacanza sono volate via in un baleno ed e' quasi arrivata l'ora del rientro. Voglio pero' scrivere di una particolare sensazione che ho respirato al rientro nel mio Biellese. Ricca zona di famosissime industrie tessili che fino agli anni 90 dava lavoro a migliaia di persone, ora, per via della crisi economica e per la mal gestione degli industriali e' diventata un'area MORTA, depressa con scarse possibilita' a mio avviso di riemergere a galla. Fa davvero sensazione percorrere le strade statali senza incontrare quel traffico che tanto abbiamo maledetto,vedere i parcheggi di queste grosse ditte vuote, ma forse la tristezza piu' grossa e' quella di vedere questi immensi stabili senza vita, fantasmi di cemento, senza linfa, che fin dal lontano 800 ha continuato a pulsare portando benessere e notorieta' alla zona. Mi rendo conto d'aver fatto la cosa miglior sei anni fa.... partire!