venerdì 24 giugno 2011

TRAVERSATA KASHMIR-LADAKH


Nei giorni passati in Srinagar ho avuto maniera d’informarmi su come arrivare a Leh, non che ci fossero tante possibilita’ o via aerea o per strada; tempo a disposizione ne ho dunque ho scelto d’arrivare in Ladakh con il bus.Il viaggio durera’ due giorni, il primo giorno si arriva a Kargil, e nel secondo appunto a Leh.

I chilometri totali non sono moltissimi, 470 circa ma bisogna inerpicarsi su strette e tortuose strade di montagna; la partenza da Srinagar avviene puntuale e subito il bus punta la montagna, verdissimo il paesaggio con pinete, pascoli e molti fiumicciattoli sembra d’essere sulle nostre Alpi, siamo oramai ad un’altezza di tremila metri e tutto intorno e’ ancora verde, in lontananza s’incominciano a vedere i primi picchi imbiancati, intanto e’ arrivata l’ora della sosta pranzo. L’aria e’ frizzantina e la giornata e’ serena il cielo di un blu spaventoso senza una nuvola; ora dobbiamo arrivare al Zoji La pass quota 3.786 e piano piano il bus arranca su una mulattiera piuttosto che su una strada, a tratti il passaggio e’ cosi’ strtto che in diverse occasioni occorrono alcune manovre per continuare. Ci siamo, raggiunto il passo che divide il Kashmir dal Ladakh tra impossibili vertiginosi strapiombi, ma mantendo piu’ o meno la stessa altitudine arriviamo con il buio a Kargil, 2800 mt a due passi dal Pakistan sull’ideale confine che divide le due nazioni sempre in guerra, oggi fortunatamente la situazione e’ tranquilla! Dormitina e alle 5,30 del mattino successivo si riparte, dopo un’ora e mezza di viaggio improvvisamente il bus si ferma, resteremo fermi cinque ore aspettando che riparino il guasto meccanico……Anche oggi la giornata e’ bellissima serenissimo, dobbiamo raggiungere il passo Fotu-la ad un’altitudine di poco superiore i 4,200 mt; il paesaggio e’ totalmente diverso, lasciato il verde per un deserto roccioso ad alta quota che varia di curva in curva ci inoltriamo sempre di piu’ nel “piccolo Tibet” come abitualmente viene chiamato il Ladakh. Passiamo tra villaggi dove il mio vicino mi spiega che d’inverno in queste zone la temperatura arriva a scendere anche a 40-50 gradi sotto zero, e sorprendentemente ora il caldo ti spacca la testa in due; sono oramai le 20 e stiamo arrivando a destinazione, una due giorni davvero devastante ma, altresi’ contento d’aver provato sensazioni davvero particolari, ora non mi rimane che trovarmi un buona guest house per concedermi il giusto riposo.

























lunedì 20 giugno 2011

SRINAGAR

KASHMIR -SRINAGAR.


Eccomi in volo per Sninagar la capitale del Kashmir,questo paradiso in terra come spesso viene giustamente chiamato questo stato indiano. Con una fortissima presenza militare Indiana ben tangibile in aeroporto, (pensavo d’essere atterrato nella base militare) ma anche in citta’ a primo impatto l’aria e’ molto tesa pesante almeno per me;posti di blocco ovunque, in ogni piazza, incrocio di strade, banche,mercati il contatto con le persone e’ pero’ molto caldo, simpatici e gioiosi, meno male!! E’ dal lontano agosto1947 anno dell’indipendenza dagli inglesi che si cerca una giusta partizione per questa area ma, con pessimi risultati. In breve, il Kashmir di fede mussulmana resta a far parte dell’India induista,Il Pakistan lo reclama e inevitabilmente da quel momento ad oggi scontri e morti a non finire senza essere arrivati ad un giusto compromesso.Ho trovato sistemazione in una houseboat sul lago Nagin, un pochino fuori da casino di massa che offre la citta’; in pratica una figata per arrivarci ci vogliono una quindicina di minuti di “shikara” la barchetta tradizionale di trasporto, l’hotel-barca e’ tutto per me pochi i turisti che si spingono fin qua. Un paradiso per corpo e mente, son disturbato dal cinguettio di gallinelle d’acqua, martin pescatori, aironi bianchi e tantissimi altre specie che qua si riproducono, che jolly aver trovato questo posto!

Un pochino fuori dal centro, ma in una decina di minuti con un richshaw (tuk-tuk) ci arrivo; dunque citta’ mussulmana con molte moschee di antica costruzione, non sono mai stato attratto da questa religione pero’ un colpo d’occhio vale la pena buttarlo.In particolare una mi colpisce, costruita nel 1670 in classico stile Kasmiri e’ forma di rettangolo comunicante composta da 378 colonne in legno alte almeno una 15ina di metri con un soffitto anch’esso in legno con bellissime decorazioni, il pavimento e’ ricoperto da spessi e soffici tappeti e, ospita fino a 33.000 fedeli nelle ore di preghiera.


Girovagando per la citta’ vecchia mi sembra di essere a Katmandu, legno intarsiato di alcuni edifici, le strette e anguste viuzze, il bazar la sporcizia qualcosa accomuna queste due citta’; resto un po deluso invece da quella che dovrebbe essere la parte turistica e la migliore della citta’.

Il Dal lake con tutte le houseboats e il boulevard in fronte che a detta di quelli che ho incrociato me ne han parlato bene a mio avviso non sono poi quel granche’, molto meglio il casino del bazar della citta’ vecchia con i profumi i mestieri e i mercati della normale vita quotidiana.

sabato 18 giugno 2011

SI PARTE

Dopo la decisione di lasciar il lavoro e di mettermi in ‘pensione” ho deciso di partire per un viaggio nel nord dell’India; dopo un'attesa mica da poco (36 giorni) per aver un nuovo passaporto, qual miglior gateway di Hong Kong? Detto fatto, eccomi qua nella sempre bellissima ex colonia inglese; mi reco velocemente all’Ambasciata Indiana per richiedere il visto, sbrigate le pratiche il tempo d’attesa e’ di 5 giorni lavorativi diciamo una settimana. Mi organizzo prendendomi il mio tempo per visitare da capo a piedi la citta’, sono sempre venuto qua avendo poco tempo a disposizione, ma…..ora me lo posso concedere.

Vado allora a visitare il grande Buddha sull’isola di Landau, il mercato della giada, i parchi dove tirar un’attimo di respiro, in citta’ caldissima specialmente nelle ore centrali. Riesco persino ad incontrarmi con un carissimo amico italiano residente qua ma con il business in Cina, passiamo due belle giornate assieme. I ristoranti non mancano e va da se’ che alla sera ci do, dall’italiano al thai, indiano, giapponese, cinese, biologico asiatico, non mi faccio mancare niente. Innumerevoli sono i mall center dove si trova il meglio del meglio di quel che uno puo’ immaginare, tutti le firme mondiali sono presenti a partire dall’abbigliamento alle autovetture per finire ai gadget di lusso! La cosa triste di questa citta’come tutte le metropoli mondiali e’ che se non hai un portafoglio adatto alla situazione non te la spassi allegramente. Un punto negativo di questa citta’ (in genere tutte le grandi citta’ asiatiche) e’ il disuso dell’aria condizionata, mai al di sopra dei 21-22 gradi quando fuori ce ne sono almeno 32-34, in pratica si vive costantemente in frigo. Devo invece rallegrarmi per come hanno gestito la situazione “sigaretta”, in tutta la citta ci sono della aree pubbliche dove i fumatori si possono concedere il vizio, diversamente incorrono a pesanti multe, tutti comunque osservano questa imposizione legislativa. Ma veniamo al mio viaggio, passato il termine dovuto vado a ritirare il visto e …..sorpresa non me l’hanno concesso perche’ non sono un residente in Hong Kong, sti somari, almeno m’avessero avvisato prima! Un paio di secondi di panico, quanto basta per riordinare le idee e via domattina all’alba si parte per Bangkok, provero’ da li’; purtroppo la vita in Asia e’cosi’, si vive alla giornata e questa ne e’ la prova.

Ore 7,45 il volo per Bangkok parte alle 11 ho gia’ finito tutte le pratiche in Ambasciata; anche qua l’attesa e’ di cinque giorni lavorativi, dunque dovro’ starmene una settimana a “cazzeggiare”, che dispiacere….ahahahahahahahahahh

Come previsto giovedi’sera mi consegnano il visto valido tre mesi, vado in agenzia compro il biglietto per Delhi e a meta’ mattinata sono nella grandissima stazione ferroviaria piu’ assurda e caotica che abbia mai visto; un’enorme massa di persone si muove, l’odore acre di sudore, donne bambini, tutto mi gira intorno in misura molto frenetica. Trovo a fatica la biglietteria per i “turisti” al mio turno chiedo il biglietto per Jammu nella regione del Kashmir, ma gentilmente la signora mi dice che sono il 19esimo in lista d’attesa, anche per i due giorni a venire !!! In pratica fino a lunedi’ prossimo dovrei stare in citta’; ritorno in aeroporto e in un’ agenzia di viaggi compero un volo per Srinagar, non erano quelle le mie intenzioni iniziali ma era la soluzione migliore per non restare bloccato qua quasi tre giornate.