GIAPPONE
Da quando mi sono trasferito in Asia il
Giappone e’ sempre stata una meta turistica nel mio mirino ma, per un motivo o
l’altro non sono mai riuscito a visitare.
Finalmente a fine agosto con il biglietto
di sola andata ho deciso di partire e fermarmi almeno un paio di mesi, partendo
dal settentrione e viaggiare verso sud tralasciando l’area colpita lo scorso
anno dal terremoto. Eccomi dunque in terra nipponica precisamente ad Hokkaido
isola all’estremo nord del paese, ad accogliermi un tempo favoloso con
temperature molto elevate (30-35gradi) nonostante l’autunno sia alle porte; la
mia prima sensazione e’ quella di non trovarmi in Giappone ma bensi’ in
Scandinavia. Questa regione si trova proprio a sud delle contese isole Curili
con la Russia, territorio Ainu, ricchissimo di fiumi grandi spazi con una
moltitudine di animali selvaggi tra cui l’orso bruno, cervi, marmotte oltre alla
numerosa fauna ittica sia di fiume che di mare; la struttura geologica e’
vulcanica, dunque molte sono le sorgenti termali sulfuree chiamate “Onsen’ che
sono una libidine! In riguardo all’accomodazione alberghiera ho deciso di
servirmi delle strutture a carattere familiare le “Ryokan” camere solitamente
in tatami e fouton un’armadio e un tavolino, basiche ma molto accoglienti,
quasi tutte offrono nel prezzo la cena e la prima colazione stile Giapponese
chiaramente. Un pochino disorientato i primi giorni visto che la colazione in
pratica e’ un pranzo con riso, filetto di pesce, zuppa, yogurt, alghe e soia
fermentata, ma col tempo diventera’ una normalita’! Visito Sapporo il
capoluogo, Otaru cittadina poco lontano
sul mare; mi sposto normalmente con bus o treni locali, l’entroterra e’ una
vasta distesa di parchi naturali numerosi facenti parte del patrimonio mondiale
dell’Unesco. Lascio l’isola dopo una ventina di giorni alla volta di Tokyo in
aereo, questa grandissima metropoli citta’ nella citta’ un po mi spaventava ma
alla fine e’ abbastanza facile muoversi servendosi dei bus della metropolitana
oppure camminando a piedi la si visita benissimo; si puo’ passare dal palazzo
imperiale rilassante e tranquillo e trovarsi nei quartieri lussuosi di Ginza,
dalla zona dei grattacieli di Shinjuku ai bellissimi giardini di Asakusa oppure
nella zona di Ueno ricchissima di ogni genere di negozi, al piu’ grande mercato
del mondo di pesce o ritrovarsi al Tree Tower il nuovo simbolo della citta’
alta 600 mt, insomma un po per tutti i gusti. Ho voluto staccare dal trambusto
della citta’ decidendo di passare tre giorni a Nikko distante solamente un paio
d’ore di treno, situata tra verdissime colline e culla di tesori e tradizioni
millenarie; templi e giardini con possibilita’ di escursioni a laghi e sorgenti
termali, ma ho valutato male la mia gita, sono arrivato nel fine settimana e,
chiaramente la zona richiama molti visitatori, dunque una moltitudine di gente. In compenso ottime
specialita’ gastronomiche a base soprattutto di tofu e verdure, “Yuba e Shojin
Ryori” innaffiate da Sake o birra locale. Al ritorno in capitale decido
d’andare ad assistere ad una sessione di Sumo la lotta-combattimento, proprio
in quel periodo c’erano le fasi finali del campionato; il costo del biglietto
e’ caro (35€) e personalmente non e’ valsa la pena, i biglietti migliori sono
quelli del parterre dal costo proibitivo e gia’ tutti prenotati, il
combattimento dura al massimo una trentina di secondo con la cerimonia il tutto
dura mezz’ora; al giorno ci sono circa una ventina d’incontri, dopo il quarto
sono uscito…..
Continuo il viaggio alla volto di Kyoto
passando per Nagano
zona delle Alpi Giapponesi, mi fermo a
Matsumoto famosa citta’ per via dell’abbondante produzione di “wasabi” circa il
40% del prodotto di questa radice viene coltivata qua; c’e’ la possibilita’ di
poter visitare la grandissima fattoria, gironzolare liberamente e assaggiare
tutte le specialita’ che vengono prodotte, dalla normale radice fresca nelle
diverse pezzature ai dolci, sott’aceto o zucchero, gratuggiate, essicate per
finire al gelato; una giornata particolarmente interessante. Anche questa zona
e’ ricca di sorgenti termali, visto che le temperature erano bassine ne ho
approfittato per un bel bagnetto. Riparto con il bus arrivo nell’antica
capitale, Kyoto ricchissima di storia e monumenti; si respira un’aria
rilassante, tutto scivola via dolcemente tra superbi giardini e templi
favolosi, il cuore della citta’ pulsa a mille ma le due cose sembrano
sposarsi perfettamente. Il mio piano
prevedeva di visitare la citta’ in 5-6 giorni invece mi sono fermato dieci.
Kyoto vuol dire Geishe e Maiko (aspiranti Geishe) e, nella zona della Gyon
vecchia se ne incontrano parecchie; d’obbligo assistere almeno alla cerimonia
del te’. Le ragazze s’esibiscono in danze al ritmo di strumenti simili ad arpe,
riportandoti a ritroso nel tempo anche se il tutto dura poco piu’ di un’ora. Non
ancora stufo di visitare templi ho fatto una puntata a Nara distante un’ora
scarsa di treno da Kyoto. E’ stata la prima capitale del Giappone, fortunatamente e’ rimasta una piccola cittadina, ora tutta l’aerea e’ patrimonio dell’Unesco e la zona interessata dai monumenti immersa nella verde boscaglia, pulula di cervi e caprioli liberi che sono il simbolo appunto della citta’.
Riprendo il viaggio verso sud e precisamente diretto nell’isola di Shikoku, il paesaggio cambia totalmente d’aspetto, mare al posto delle verdi colline, l’entroterra e’ un’immenso giardino di coltivazioni delle piu’ svariate qualita’ di verdure , moltissime anche le risaie; all’improvviso tutto e’ diventato rurale, sempre pero’in armonia. Raggiungo Matsuyama citta’ dell’isola famosa per avere una tra le piu’ vecchie “Onsen” del paese; vecchia di 385 anni la struttura e’ in legno e i bagi termali sono stratosferici!! Tramite traghetto proseguo arrivo ad Hiroshima, silenzioso via mare, nella citta’ della pace.
Questa e’ stata la citta’ che piu’ mi e’
piaciuta durante il viaggio, totalmente ricostruita dopo lo scoppio della bomba
atomica, ampi boulevard e moltissimo verde, il tempo sembra scorrere dolcemente,
senza affanni un’atmosfera rilassata, vuoi anche per il fatto che nel centro
della citta’ c’e’ l’enorme Memorial Park in ricordo al doloroso accaduto e,
visitandolo non puoi fare a meno di pensare.....
Gastronomicamente la citta’ offre molte
buone specialita’ a base di pesce naturalmente e una che mi e’ piaciuta
moltissimo lo” Okonomiaki”, consiste in una specie di pancake ripieno di verze,
pezzetti di carne e pesce essicati, noodles e cotto alla piastra. L’ultima tappa mi porta ad Osaka,la terza
metropoli del paese, culturalmente e’ molto povera, ma la citta’ e’ vivissima
sotto l’aspetto divertimenti & shopping, di tutto di piu’ che non si puo’
immaginare; le persone qua sono molto solari, simpatiche, intraprendenti,
trasgressive degno del mio fine viaggio!
RIFLESSIONI:
Sicuramente “il” viaggio in Giappone senza
una persona locale che ti faccia da guida non e’ facilissimo; il problema
primario almeno per me e’ stata la lingua, a meno di non conoscere la loro,
poche sono le persone in possesso di
conoscenza di lingua inglese. Detto questo bisogna anche dire che i Giapponesi
sono persone stupende, dolci, educate e pazienti, forse anche troppo squadrate
ma, il loro essere e’ dettato dalla tradizione che impone questi canoni. I
servizi offerti sono il top, mai un ritardo tutto super organizzato ma, e’ vero
che lo si paga fior di soldini, quello
lo si deve mettere in preventivo. Personalmente lo consiglio a tutti, per
conoscere meglio la loro storia e la loro gastronomia perche’ il Giappone non
e’ solo il “Sushi” o “Sashimi”.
Allego
invece delle solite foto un mini filmato, buona visione!!
SAYONARA
MATANE.
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