sabato 20 ottobre 2012

GIAPPONE


Da quando mi sono trasferito in Asia il Giappone e’ sempre stata una meta turistica nel mio mirino ma, per un motivo o l’altro non sono mai riuscito a visitare.
Finalmente a fine agosto con il biglietto di sola andata ho deciso di partire e fermarmi almeno un paio di mesi, partendo dal settentrione e viaggiare verso sud tralasciando l’area colpita lo scorso anno dal terremoto. Eccomi dunque in terra nipponica precisamente ad Hokkaido isola all’estremo nord del paese, ad accogliermi un tempo favoloso con temperature molto elevate (30-35gradi) nonostante l’autunno sia alle porte; la mia prima sensazione e’ quella di non trovarmi in Giappone ma bensi’ in Scandinavia. Questa regione si trova proprio a sud delle contese isole Curili con la Russia, territorio Ainu, ricchissimo di fiumi grandi spazi con una moltitudine di animali selvaggi tra cui l’orso bruno, cervi, marmotte oltre alla numerosa fauna ittica sia di fiume che di mare; la struttura geologica e’ vulcanica, dunque molte sono le sorgenti termali sulfuree chiamate “Onsen’ che sono una libidine! In riguardo all’accomodazione alberghiera ho deciso di servirmi delle strutture a carattere familiare le “Ryokan” camere solitamente in tatami e fouton un’armadio e un tavolino, basiche ma molto accoglienti, quasi tutte offrono nel prezzo la cena e la prima colazione stile Giapponese chiaramente. Un pochino disorientato i primi giorni visto che la colazione in pratica e’ un pranzo con riso, filetto di pesce, zuppa, yogurt, alghe e soia fermentata, ma col tempo diventera’ una normalita’! Visito Sapporo il capoluogo,  Otaru cittadina poco lontano sul mare; mi sposto normalmente con bus o treni locali, l’entroterra e’ una vasta distesa di parchi naturali numerosi facenti parte del patrimonio mondiale dell’Unesco. Lascio l’isola dopo una ventina di giorni alla volta di Tokyo in aereo, questa grandissima metropoli citta’ nella citta’ un po mi spaventava ma alla fine e’ abbastanza facile muoversi servendosi dei bus della metropolitana oppure camminando a piedi la si visita benissimo; si puo’ passare dal palazzo imperiale rilassante e tranquillo e trovarsi nei quartieri lussuosi di Ginza, dalla zona dei grattacieli di Shinjuku ai bellissimi giardini di Asakusa oppure nella zona di Ueno ricchissima di ogni genere di negozi, al piu’ grande mercato del mondo di pesce o ritrovarsi al Tree Tower il nuovo simbolo della citta’ alta 600 mt, insomma un po per tutti i gusti. Ho voluto staccare dal trambusto della citta’ decidendo di passare tre giorni a Nikko distante solamente un paio d’ore di treno, situata tra verdissime colline e culla di tesori e tradizioni millenarie; templi e giardini con possibilita’ di escursioni a laghi e sorgenti termali, ma ho valutato male la mia gita, sono arrivato nel fine settimana e, chiaramente la zona richiama molti visitatori, dunque  una moltitudine di gente. In compenso ottime specialita’ gastronomiche a base soprattutto di tofu e verdure, “Yuba e Shojin Ryori” innaffiate da Sake o birra locale. Al ritorno in capitale decido d’andare ad assistere ad una sessione di Sumo la lotta-combattimento, proprio in quel periodo c’erano le fasi finali del campionato; il costo del biglietto e’ caro (35€) e personalmente non e’ valsa la pena, i biglietti migliori sono quelli del parterre dal costo proibitivo e gia’ tutti prenotati, il combattimento dura al massimo una trentina di secondo con la cerimonia il tutto dura mezz’ora; al giorno ci sono circa una ventina d’incontri, dopo il quarto sono uscito…..
Continuo il viaggio alla volto di Kyoto passando per Nagano
zona delle Alpi Giapponesi, mi fermo a Matsumoto famosa citta’ per via dell’abbondante produzione di “wasabi” circa il 40% del prodotto di questa radice viene coltivata qua; c’e’ la possibilita’ di poter visitare la grandissima fattoria, gironzolare liberamente e assaggiare tutte le specialita’ che vengono prodotte, dalla normale radice fresca nelle diverse pezzature ai dolci, sott’aceto o zucchero, gratuggiate, essicate per finire al gelato; una giornata particolarmente interessante. Anche questa zona e’ ricca di sorgenti termali, visto che le temperature erano bassine ne ho approfittato per un bel bagnetto. Riparto con il bus arrivo nell’antica capitale, Kyoto ricchissima di storia e monumenti; si respira un’aria rilassante, tutto scivola via dolcemente tra superbi giardini e templi favolosi, il cuore della citta’ pulsa a mille ma le due cose sembrano sposarsi  perfettamente. Il mio piano prevedeva di visitare la citta’ in 5-6 giorni invece mi sono fermato dieci. Kyoto vuol dire Geishe e Maiko (aspiranti Geishe) e, nella zona della Gyon vecchia se ne incontrano parecchie; d’obbligo assistere almeno alla cerimonia del te’. Le ragazze s’esibiscono in danze al ritmo di strumenti simili ad arpe, riportandoti a ritroso nel tempo anche se il tutto dura poco piu’ di un’ora. Non ancora stufo di visitare templi ho fatto una puntata a Nara distante un’ora scarsa di treno da Kyoto. E’ stata la prima capitale del Giappone, fortunatamente e’ rimasta una piccola cittadina, ora tutta l’aerea e’ patrimonio dell’Unesco e la zona interessata dai monumenti immersa nella verde boscaglia, pulula di cervi e caprioli liberi che sono il simbolo appunto della citta’.
Riprendo il viaggio verso sud e precisamente diretto nell’isola di Shikoku, il paesaggio cambia totalmente d’aspetto, mare al posto delle verdi colline, l’entroterra e’ un’immenso giardino di coltivazioni delle piu’ svariate qualita’ di verdure , moltissime anche le risaie; all’improvviso tutto e’ diventato rurale, sempre pero’in armonia. Raggiungo Matsuyama  citta’ dell’isola famosa per avere una tra le piu’ vecchie “Onsen” del paese; vecchia di 385 anni la struttura e’ in legno e i bagi termali sono stratosferici!! Tramite traghetto proseguo arrivo ad Hiroshima, silenzioso via mare, nella citta’ della pace.
Questa e’ stata la citta’ che piu’ mi e’ piaciuta durante il viaggio, totalmente ricostruita dopo lo scoppio della bomba atomica, ampi boulevard e moltissimo verde, il tempo sembra scorrere dolcemente, senza affanni un’atmosfera rilassata, vuoi anche per il fatto che nel centro della citta’ c’e’ l’enorme Memorial Park in ricordo al doloroso accaduto e, visitandolo non puoi fare a meno di pensare.....
Gastronomicamente la citta’ offre molte buone specialita’ a base di pesce naturalmente e una che mi e’ piaciuta moltissimo lo” Okonomiaki”, consiste in una specie di pancake ripieno di verze, pezzetti di carne e pesce essicati, noodles e cotto alla piastra. L’ultima tappa mi porta ad Osaka,la terza metropoli del paese, culturalmente e’ molto povera, ma la citta’ e’ vivissima sotto l’aspetto divertimenti & shopping, di tutto di piu’ che non si puo’ immaginare; le persone qua sono molto solari, simpatiche, intraprendenti, trasgressive degno del mio fine viaggio!

RIFLESSIONI:

Sicuramente “il” viaggio in Giappone senza una persona locale che ti faccia da guida non e’ facilissimo; il problema primario almeno per me e’ stata la lingua, a meno di non conoscere la loro, poche sono le persone  in possesso di conoscenza di lingua inglese. Detto questo bisogna anche dire che i Giapponesi sono persone stupende, dolci, educate e pazienti, forse anche troppo squadrate ma, il loro essere e’ dettato dalla tradizione che impone questi canoni. I servizi offerti sono il top, mai un ritardo tutto super organizzato ma, e’ vero che lo si paga  fior di soldini, quello lo si deve mettere in preventivo. Personalmente lo consiglio a tutti, per conoscere meglio la loro storia e la loro gastronomia perche’ il Giappone non e’ solo il “Sushi” o  “Sashimi”.
 Allego invece delle solite foto un mini filmato, buona visione!!
  
 SAYONARA MATANE.


                                       

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